
Il gioco si basa su procedure non semplicissime per gli utenti alle prime armi, ma comunque praticabile da chi ha un po’ di esperienza nell’hack di ricevitori satellitari e buona conoscenza e dimestichezza con internet e programmi appositamente studiati allo scopo. I ricevitori satellitari moderni si possono connettere infatti ad internet ed è questa la chiave di volta che rende fattibile un nuovo sviluppo della pirateria satellitare.
La pirateria direttamente legata a smart card e CAM, non spaventa molto. A preoccupare è invece l’incremento di utilizzo di emulatori e sharing indissolubilmente legati ai ricevitori con sistema Enigma, open source e basato su Linux, questo sistema permette una gestione flessibile e aperta di questi ricevitori che possono ospitare l’installazione di plug-in che aprono ad un mondo di potenziali illegalità.
Sono gli “emulatori” a occuparsi di interrogare la card “originale” per richiamare i codici necessari. Grazie ad internet, software apposito e reti di scambio, chiunque può inviare le interrogazioni a card realmente possedute senza farsi identificare, senza correre rischi particolari (è illegale ma le probabilità di essere intercettati nel mentre è davvero bassa) e eludendo tutti i controlli…ma ancora per quanto? Per chi volesse approfondire trova un bell’articolo sul numero di questo mese di Internet Magazine oppure un articolo ben strutturato sul Corriere.

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